Manager o Leader

Quando, all'interno di un'organizzazione, si ha la responsabilità del lavoro e, quindi, dei risultati conseguiti da un gruppo di persone, più o meno numeroso, occorre mettere in gioco una serie di prerogative.

 

Innanzitutto, è imprescindibile dimostrare competenza, padronanza della materia, fiducia e intelligenza sociale. Solo in questo modo si diventa un riferimento per gli altri, proprio grazie alla capacità di stabilire priorità, di comunicare, di ascoltare, di indurre a pensare in modo strategico, di suscitare curiosità.

 

Ecco cosa significa essere un manager vincente.

 

Se, però, si coltiva l'ambizione di essere anche leader, ecco che bisogna dimostrare di avere una marcia in più in termini di attitudine a prevenire gli eventi, ad agire intuitivamente, a stimolare nuove iniziative.

 

Il risultato di questo processo si chiama autorevolezza, sinonimo di leadership. In realtà, si tratta della versione sana di autorevolezza perchè trasversale, quindi, accettata e riconosciuta spontaneamente dagli altri membri della propria squadra, da non confondere con quella verticale e, dunque, determinata dalla gerarchia. In questo caso, non si parla di autorevolezza ma di autorità. Tutt'altra cosa.

 

Michele Monteforte    

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