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Teoria dei Grafi e Organizzazione Aziendale

Chi è dedito a studi scientifici, in particolare, chi è impegnato nell’approfondimento della matematica o, soprattutto, dell’informatica ha certamente conosciuto la teoria dei grafi di Eulero, celebre fisico elvetico, disciplina che consente di rappresentare in forma di schema situazioni e processi anche molto complessi, così da consentire un’analisi di tipo algoritmica. In pratica, si costruisce una struttura, appunto il grafo, che si compone di oggetti semplici, chiamati nodi o vertici, collegati tra di loro.

Teoria dei Grafi e Organizzazione Aziendale

Chi è dedito a studi scientifici, in particolare, chi è impegnato nell’approfondimento della matematica o, soprattutto, dell’informatica ha certamente conosciuto la teoria dei grafi di Eulero, celebre fisico elvetico, disciplina che consente di rappresentare in forma di schema situazioni e processi anche molto complessi, così da consentire un’analisi di tipo algoritmica. In pratica, si costruisce una struttura, appunto il grafo, che si compone di oggetti semplici, chiamati nodi o vertici, collegati tra di loro.

Collaborare per creare valore

La complessità che chi si occupa di management è chiamato a gestire quotidianamente può essere tale da indurci alla convinzione che, magari, può risultare impossibile o poco proficuo provare ad affrontarla facendo ricorso unicamente alle proprie forze, rinunciando all’opportunità che può derivare dal ricercare un partner con cui condividere la propria mission o anche la realizzazione di un singolo progetto.

Gestione Aziendale e Trade-Off

 

Chi è chiamato ad assumere decisioni, in generale nella vita quotidiana e, in particolare, nella conduzione di un’organizzazione aziendale, si ritrova, di fatto, ad affrontare un fenomeno comunemente chiamato di trade-off, la cui origine è riconducibile alla complessità del sistema in cui ci si muove.

Competenze manageriali cercasi

È possibile che si inneschi una congiuntura economica contraddistinta da fenomeni sfavorevoli coincidenti e di diversa natura e provenienza, come quelli provocati da una pandemia, da un evento bellico e da una conseguente crisi energetica, esponendo al colpo di più fuochi il tessuto imprenditoriale di riferimento, pregiudicandone le prospettive, come nel caso di quello italiano fatto soprattutto di realtà di dimensioni tutt’altro che ragguardevoli.

Il ricambio generazionale in azienda

Uno dei momenti cruciali nella vita di qualsivoglia azienda, piccola o grande che sia, è quello in cui si consuma il comunemente chiamato passaggio del testimone ovvero il subentro delle nuove generazioni a chi ha creato l’organizzazione e ne ha gestito, fino a quel punto, le sorti, magari in modo brillante.

È diffuso il detto secondo cui una generazione crea, una gestisce e la terza distrugge, a sottolineare l’incapacità di infondere facoltà e competenze di gestione negli eredi al trono aziendale.

La rincorsa ossessiva alla perfezione

L’utopica ambizione di raggiungere la perfezione, specie nel lavoro, esercita un fascino o provoca un’ansia a cui tutti, probabilmente, abbiamo ceduto.

Si può essere vittima degli effetti di un comportamento perfezionista in tre modalità diverse corrispondenti ad altrettante relative forme di manifestazione.

Innanzitutto, si parla di perfezionismo autodiretto con riferimento alla persona che si presenta quale severo giudice di se stessa, imponendosi rendimenti sempre crescenti.

Il burnout, un male da evitare

Gli ambienti di lavoro, da sempre, sono caratterizzati da una complessità, più o meno grave, che determina una convivenza spesso appesantita da fenomeni capaci di esercitare pressioni mentali nocive della serena condivisione dei momenti vissuti all’interno delle organizzazioni.

La centralità delle competenze

Molto spesso, troppo, entra in gioco quello che in psicologia è chiamato effetto Dunning-Kruger, dal nome dei due psicologi che per la prima volta, verso la fine degli anni ’90, ne hanno parlato quale conseguenza di una distorsione cognitiva.

Si tratta, in breve, dell’attitudine che porta il non esperto o competente in una specifica materia a considerarsi più competente di quanto lo sia lui stesso o, addirittura, chi veramente conosce quell’argomento, finendo, ad esempio, per sminuire il valore del suo lavoro.

La trasformazione digitale delle imprese

Le aziende italiane e, volendo allargare il discorso, il sistema Paese sono chiamati a profondere un serio impegno affinché possano trarre i maggiori benefici che il processo di trasformazione digitale in atto è in grado di garantire.

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