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La rincorsa ossessiva alla perfezione
L’utopica ambizione di raggiungere la perfezione, specie nel lavoro, esercita un fascino o provoca un’ansia a cui tutti, probabilmente, abbiamo ceduto.
Si può essere vittima degli effetti di un comportamento perfezionista in tre modalità diverse corrispondenti ad altrettante relative forme di manifestazione.
Innanzitutto, si parla di perfezionismo autodiretto con riferimento alla persona che si presenta quale severo giudice di se stessa, imponendosi rendimenti sempre crescenti.
Il burnout, un male da evitare
Gli ambienti di lavoro, da sempre, sono caratterizzati da una complessità, più o meno grave, che determina una convivenza spesso appesantita da fenomeni capaci di esercitare pressioni mentali nocive della serena condivisione dei momenti vissuti all’interno delle organizzazioni.
La centralità delle competenze
Molto spesso, troppo, entra in gioco quello che in psicologia è chiamato effetto Dunning-Kruger, dal nome dei due psicologi che per la prima volta, verso la fine degli anni ’90, ne hanno parlato quale conseguenza di una distorsione cognitiva.
Si tratta, in breve, dell’attitudine che porta il non esperto o competente in una specifica materia a considerarsi più competente di quanto lo sia lui stesso o, addirittura, chi veramente conosce quell’argomento, finendo, ad esempio, per sminuire il valore del suo lavoro.
La trasformazione digitale delle imprese
Le aziende italiane e, volendo allargare il discorso, il sistema Paese sono chiamati a profondere un serio impegno affinché possano trarre i maggiori benefici che il processo di trasformazione digitale in atto è in grado di garantire.
Il manager nel nuovo contesto ambientale
Le imprese, oggi e ancor di più nel prossimo futuro, si muovono in ambiti in cui si sviluppano fenomeni caratterizzati da elevati gradi di complessità, riconducibili alla crescente incertezza che domina lo scenario economico, al continuo avvento di nuove tecnologie, all’incessante innovazione, al sempre più massiccio utilizzo di intelligenze artificiali, al ruolo centrale assunto dai big data.
Un nuovo paradigma di fare impresa
Fare impresa è divenuto nel tempo un concetto sempre più ampio, la cui evoluzione ha determinato un nuovo modo di concepire la figura dell’imprenditore.
Conflitti aziendali, quando è giusto incentivarli
Pensare che sia buona prassi stimolare dispute in un ambiente aziendale risulta, a ragion veduta, quanto meno sorprendente in prima battuta. In realtà, può rivestire la sua rilevanza.
Ogni processo decisionale, perché abbia ricadute positive sull’ambito gestionale di riferimento, è necessario che si realizzi attraverso il pieno coinvolgimento delle diverse figure aziendali interessate, in modo che ciascuna apporti il proprio contributo utile in vista della migliore risoluzione della problematica in questione.
L’impatto dell’information technology sulla gestione aziendale
Le imprese si ritrovano ad operare in contesti in rapida e continua evoluzione da più punti di vista.
Gli accadimenti socioeconomici, le trasformazioni macroeconomiche, la rivoluzione tecnologica rappresentano fattori che ogni management è obbligato ad analizzare e, rispetto ai quali, è chiamato a garantire una risposta adeguata, ma soprattutto immediata.
L’arduo compito di decidere
Appartiene al notorio che chi occupa posizioni di vertice all’interno di qualsivoglia organizzazione aziendale, più o meno complessa, vive uno stato di stress perché costantemente chiamato a prendere decisioni, talvolta anche delicate, dal cui esito può dipendere il futuro delle persone coinvolte o addirittura dell’azienda nel suo complesso.
L’Economia Aziendale è una scienza?
Per giungere a classificare l’economia e, quindi, l’economia applicata alla gestione aziendale, per questo detta Economia Aziendale, nel novero delle scienze, è doveroso iniziare proprio dal concetto di scienza, intesa quale sistema di conoscenze ottenute attraverso un'attività di ricerca prevalentemente organizzata con procedimenti