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Competenze manageriali cercasi

È possibile che si inneschi una congiuntura economica contraddistinta da fenomeni sfavorevoli coincidenti e di diversa natura e provenienza, come quelli provocati da una pandemia, da un evento bellico e da una conseguente crisi energetica, esponendo al colpo di più fuochi il tessuto imprenditoriale di riferimento, pregiudicandone le prospettive, come nel caso di quello italiano fatto soprattutto di realtà di dimensioni tutt’altro che ragguardevoli.

In un simile contesto macroeconomico, si acuisce il bisogno di disporre di competenze manageriali fortemente adeguate, capaci di guidare il sistema produttivo, innanzitutto, fuori dalla melma in cui le vicissitudini in essere rischiano di immobilizzare qualsivoglia organizzazione impreparata, ma, al contempo, senza perdere il contatto con le impegnative sfide che la salvaguardia della propria competitività impone di affrontare, quali l’innovazione, la digitalizzazione, l’implementazione di nuove infrastrutture logistiche e non solo.

È auspicabile un modo rivoluzionario di vivere il rapporto tra imprenditore e manager, rinnovato all’insegna della complicità, così da poter abbandonare l’abusato approccio basato sul reagire agli accadimenti per poter far proprio un approccio di tipo strategico, da costruire sia sulla creatività imprenditoriale che culla professionalità manageriale, segnando, di conseguenza, il passaggio ad un management in grado di gestire la complessità.

Non vanno assolutamente trascurate neanche le implicazioni che arrivano dalla crescente sensibilità verso le tematiche ambientali, divenute, ormai, centrali nelle strategie aziendali al punto che si registra un incremento nella richiesta di figure manageriali dotate di specifici skill, quali Sustainability Manager, Environmental Manager, Governance Manager, Social Manager ed Energy Manager, profili che devono consentire alle aziende di cogliere le opportunità che il processo di transizione ecologica in corso inevitabilmente porta con sé.

Essere pronti a siffatte occasioni di sviluppo richiede di investire perché si diventi sostenibili, migliorando, così, il proprio sistema reputazionale, quale condizione imprescindibile perché si possa godere dei benefici garantiti dall’evoluzione in atto, indotta dal Pnrr.

Intercettare e gestire le enormi risorse che questo straordinario programma prevede, impone, si ribadisce, che venga avviato un percorso di rinascita per i manager chiamati, mai come adesso, ad assicurare un supporto al progresso delle aziende attraverso l’acquisizione di aggiornate competenze e il perfezionamento delle stesse, in modo che si accorci il divario tra i fabbisogni delle imprese e le risposte che i manager possono e devono dare.         

 

Michele Monteforte

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