Team Building

Negli anni anche l’approccio alla costruzione di un team affiatato all’interno delle aziende si è evoluto verso pratiche più aderenti alle esigenze individuali, quindi, meno invasive e, per questo, più idonee ad avere un impatto positivo sulla creazione di un ambiente di lavoro favorevole.

La logica a cui si ispiravano, in passato, le iniziative di team building consisteva nel costruire situazioni estreme in cui le persone venivano calate e sottoposte a sfide impegnative, per usciere dalle quali era necessario mettersi duramente alla prova e, si pensava, questo avrebbe rafforzato i legami interpersonali, stimolato la fiducia reciproca e, di conseguenza, si sarebbe creato un team unito.

L’errore stava nell’incapacità di considerare gli effetti traumatici, a livello fisico e psichico, che inevitabilmente ne derivavano.

Si partecipava a queste sfide con terrore per possibili infortuni di cui si poteva essere vittime, con imbarazzo, qualora la prova fosse proibitiva rispetto alle proprie abilità, ma anche con rassegnazione, visto che non ci si poteva sottrarre.

L’idea che oggi è alla base dei programmi di team building é radicalmente cambiata. Si persegue, innanzitutto, lo scopo di rendere salutare l’ambiente di lavoro, garantendo benessere al singolo e proteggendolo da ogni tipo di tossicità.

Si è, pertanto, passati dal correre sui carboni ardenti al godersi la natura passeggiando insieme  o al condividere momenti conviviali e ciò è sintomatico di un netto cambio di rotta che ha portato alla definizione di percorsi improntati al rispetto per il singolo, così da tener conto delle sue esigenze, preferenze, propensioni; alla costruzione di un contesto positivo capace di generare benessere, tutelare la salute fisica e mentale nonché di favorire relazioni autentiche; all’utilizzo di trovate che siano sostenibili sotto il profilo ambientale, sociale e individuale.

É questa la direzione verso cui si sta spingendo le aziende partner che mostrano di tenere a cuore la felicità dei propri collaboratori.