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La giusta valorizzazione del proprio lavoro

Un aspetto che merita profonde riflessioni riguarda la determinazione del giusto corrispettivo da riconoscere a qualsivoglia lavoro, prescindendo dallo status di chi lo svolge, dipendente, manager o consulente.

Consci del richio di toccare involontariamente la retorica, si è fermamente convinti che il danaro non debba mai costituire lo scopo dello svolgimento di un'attività.

I soldi sono soltanto lo strumento per realizzare qualsiasi desiderio, ma vivere il proprio lavoro con passione, entusiasmo e rispetto dei valori significa godere di qualunque gratificazione, non solo economica.

Ciò premesso, è comunque doveroso attribuire alla propria prestazione un valore economico che tenga conto di vari fattori, quali il decoro professionale, il possesso di competenze conseguito attraverso un'annosa esperienza nel proprio settore, il valore aggiunto che si è in grado di garantire rispetto agli altri.

Non tener conto di questi elementi equivale a non assicurare rispetto essenzialmente a ciò che si è, dal momento che nel lavoro si profonde quanto maturato in termini prima umani e poi professionali.

 

Michele Monteforte 

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