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Il successo del lavoro di squadra

Come nello sport anche in azienda o meglio nella gestione di un progetto finalizzato al conseguimento di importanti obiettivi diventa determinante lo spirito di squadra ossia la condivisione dei traguardi da tagliare che funge da collante tra competenze diverse, motivazioni individuali, aspirazioni personali.

 

 

 

 

 

 

 

Si pensi al bicchiere in cui vengono versati vari liquori ognuno dei quali porta con sé il proprio gusto nelle giuste quantità perché si ottenga un cocktail unico. Dunque, il bicchiere è il gioco d’equipe che restituisce un risultato importante ossia una bevanda piacevole.

In ogni processo gestionale occorre che si formi un gruppo di persone che, pur parlando lingue diverse, sappiano comunicare uniformando le azioni di ciascuna verso il raggiungimento dell’obiettivo comune.

È imprescindibile che esprima il proprio pensiero chi si occupa di marketing al fine di capire le tendenze del mercato, chi deve progettare il prodotto che soddisfi le esigenze indagate, l’addetto agli approvvigionamenti allo scopo di rendere disponibile quanto necessario per il processo produttivo, il commerciale perché sia possibile incrementare gli ordini e così via.

Ciascun responsabile deve coordinarsi e agire in armonia con tutti per evitare di navigare in più direzioni con il risultato di scoprirsi fermi.

Se si fa proprio il motto secondo cui insieme si vince, ognuno che vive l’azienda deve continuamente ricercare il dialogo e abbandonare la sua individualità, assumendo la consapevolezza che l’unica vera forza è il gruppo e che le corrispondenti relazioni interne aiutano a dare il massimo delle proprie capacità, con ovvie ricadute positive sulle performance e sul morale di ciascuno.    

Laddove domina la cultura del team si vive un ambiente in cui ogni persona riceve, per esempio informazioni, e, svolta la propria mansione, trasferisce un risultato perché qualcun’altra se ne servi per assolvere al proprio compito. Pertanto, ognuno ricopre un duplice ruolo e per questo dipende dagli altri e gli altri da lui.

Da questo modo di intendere la vita in azienda nasce lo spirito di squadra, per effetto del quale si è stimolati a fare del proprio meglio consci che chi ci ha preceduto e chi segue farà altrettanto. È un dare e ricevere che arricchisce tutti.

Siffatto clima aziendale non sempre matura in modo spontaneo e naturale, ma il più delle volte deve essere indotto facendo ricorso a strumenti raccomandati dalla letteratura in materia di organizzazione aziendale, quali motivazione, gratificazione, capacità di comunicazione, gestione equa di eventuali conflitti, intelligenza sociale e, all’occorrenza, autorità.

La capacità di manovrare queste leve deve appartenere ad una figura che si presenti come leader, rispetto alla quale si pone come condizione irrinunciabile, anche perché il senso di squadra sia ampiamente diffuso, la circostanza che la stessa venga riconosciuta come tale. Pertanto, essa deve rispondere a precisi requisiti perché ottenga il consenso da parte di tutti e ciò implica un continuo lavoro di marketing su se stessi, l’incessante ricerca di abilità per essere riconosciuti come vincenti, nonché il persistente miglioramento di quelle peculiarità necessarie per essere sempre un riferimento.    

Michele Monteforte    

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